Terra d’ombra bruciata, di Valentina Nuccio

La lotta di Piera: una donna, una città e una trasformazione personale che diventa universale

Valentina Nuccio, giornalista e scrittrice pugliese, riesce ancora una volta a incantare i lettori con un racconto che intreccia la vita personale di una protagonista apparentemente comune con la complessa realtà sociale e ambientale di Taranto, città simbolo delle contraddizioni del Sud Italia. Il suo romanzo “Terra d’ombra Bruciata” non è solo una storia di cambiamento, ma un tributo a una città che lotta per sopravvivere e preservare la sua identità nonostante le ferite inflitte dall’ex Ilva.

Piera e la scoperta di Taranto
Piera è una donna del Nord, abituata a una vita ordinaria e prevedibile, la cui routine viene spezzata dal trasferimento a Taranto per seguire il marito. Con il figlio Giacomo e il gatto Mou, affronta un viaggio non solo geografico ma anche emotivo, che la conduce in una città che si rivela subito spaventosa e affascinante. Le ciminiere dell’ex Ilva, simbolo della devastazione ambientale e sanitaria, si stagliano minacciose sul paesaggio, segnando il primo impatto con una realtà difficile.

Taranto, con il suo mare cristallino e il cielo azzurro che sembra contrastare il grigiore delle polveri inquinanti, conquista però Piera. La città diventa non solo lo scenario di una trasformazione interiore ma anche il motore di una nuova consapevolezza: quella di una donna che si rende conto di poter essere parte attiva di una battaglia collettiva. Piera si unisce agli abitanti di Taranto, condividendo con loro tragedie, dolore e atti di straordinaria solidarietà, trasformandosi in una persona diversa, più forte, più consapevole.

L’Ilva: simbolo di una ferita aperta
La scrittura di Valentina Nuccio non si limita a raccontare una storia personale. Attraverso le vicende di Piera, si getta una luce cruda ma necessaria sulla realtà di Taranto e sulle conseguenze devastanti della presenza dell’ex Ilva. Il colosso siderurgico, con le sue ciminiere e il suo impatto ambientale, è al centro di un dramma che tocca ogni aspetto della vita cittadina: dalla salute pubblica alla qualità della vita, fino alla stessa identità della città.

Particolarmente struggente è la questione dei bambini pazienti 048, così chiamati per il codice che identifica le malattie oncologiche. Taranto, per molti di loro, è diventata un simbolo di ingiustizia e speranza tradita, ma anche di resilienza e lotta. Il romanzo riesce a raccontare questa sofferenza senza cedere al sensazionalismo, mantenendo uno sguardo umano e profondo sulle vite di chi combatte ogni giorno per un futuro migliore.

L’autrice e il suo impegno sociale
Valentina Nuccio, nata in Puglia e oggi residente a Monza, ha dimostrato con le sue opere un legame indissolubile con la sua terra d’origine e una sensibilità straordinaria per i temi sociali. Già nel 2019 aveva destinato parte dei proventi a sostegno della casa vacanza per bambini del reparto di oncoematologia pediatrica dell’Ospedale di Taranto, un gesto che testimonia la sua attenzione verso chi soffre maggiormente le conseguenze di scelte industriali insostenibili.

Con la nuova edizione di “Terra d’ombra Bruciata” Valentina Nuccio conferma la sua capacità di coniugare narrativa e impegno civile, portando alla ribalta temi che non possono più essere ignorati. La sua scrittura è diretta, emotiva, ma mai retorica, capace di coinvolgere e far riflettere.

Taranto: una città che resiste
Taranto emerge nel romanzo come un personaggio a sé stante, con le sue contraddizioni e la sua bellezza. È una città che muore e rinasce, che lotta contro l’inquinamento e le malattie ma conserva intatta la sua identità storica e culturale. L’ex Ilva, con tutto il suo carico di dolore, non riesce a spegnere l’anima di Taranto, che vive nei suoi abitanti e nelle loro battaglie quotidiane.

“Terra d’ombra bruciata” è un romanzo che non si limita a raccontare la storia di una donna, ma diventa una metafora della trasformazione che ciascuno di noi può vivere quando entra in contatto con realtà che sfidano le nostre certezze. Valentina Nuccio, con il suo stile coinvolgente e la sua profonda sensibilità, offre ai lettori non solo una lettura emozionante, ma anche uno spunto di riflessione sul ruolo di ciascuno nella costruzione di un mondo più giusto.

Un libro che tocca il cuore e la mente, ricordandoci che, come Piera, possiamo trovare la forza di cambiare e di lottare per ciò che conta davvero, e come Valentina che “lancia in resta” non ha paura di affrontare le scomode verità.

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Rita Angelelli
Direttore Editoriale di LetterarieMenti Gruppo Editoriale (Le Mezzelane Casa Editrice, RingWorld Sci-fi & Fantasy, Carmina, Molliche)